Le imposte per acquisto terreni da imboschimento

Tra le novità introdotte dalla Legge di conversione del “Decreto Agosto”, c’è anche un caso di riduzione dell’imposta di registro. Al fine di contenere l’inquinamento e il dissesto idrogeologico, fino al 31.12.2020, è previsto che l’imposta di registro per gli acquisti di terreni agricoli sia ridotta dal 15% all’1% (e può essere anche inferiore a € 1.000), purché gli stessi vengano adibiti all’imboschimento.

Per beneficiare della riduzione è necessario che:

  • la dichiarazione di destinazione del terreno all’imboschimento sia resa dall’acquirente nell’atto di acquisto;
  • l’acquirente dichiari l’impegno a mantenere tale destinazione d’uso per un periodo non inferiore a 30 anni e a procedere alla piantumazione entro 12 mesi dall’acquisto, con una densità non inferiore a 250 alberi per ettaro.

Il mancato rispetto di tali condizioni comporta l’applicazione delle imposte in misura ordinaria, nonché una sovrattassa pari al 30% delle stesse.

Ricordiamo che, in generale, per l’acquisto di terreni agricoli l’imposta di registro è il 15% con il minimo di euro 1.000, e le ipotecarie e catastali di 50 euro ciascuna; per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali invece le imposte di registro ed ipotecaria sono di 200 euro ciascuna e catastale l’1%.