LEGGE DI BILANCIO 2024: Positive alcune misure a sostegno di imprese e consumi

Confagricoltura accoglie con favore diverse misure a supporto del settore primario, inserite nella Legge di Bilancio 2024, pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 40/L alla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre 2023.  Le norme sono in vigore dal 1° gennaio 2024, fatte salve le decorrenze specifiche.

In particolare, si evidenzia il Fondo per la gestione delle emergenze in agricoltura che prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026.

Utile anche il differimento, dal 1° gennaio 2024 al 1° luglio 2024, della decorrenza dell’imposta sui manufatti in plastica monouso e dell’imposta sul consumo delle bevande analcoliche edulcorate.

La manovra risponde alle richieste della Confederazione in merito alla reintroduzione delle misure di intervento per la previsione della liquidità aziendale, al fine di evitare il sovraindebitamento. Significative le dotazioni di bilancio per i contratti di sviluppo e le misure agevolative della cosiddetta “Nuova Sabatini”.

Tra le ulteriori disposizioni più importanti si annovera la conferma dell’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti, già previsto dalla Legge di Bilancio 2022 e successivamente ampliato e prorogato dalla Legge di Bilancio 2023 e dal Decreto Lavoro.

Anche nel 2024 è previsto quindi un esonero sull’aliquota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) dovuta dai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, ad esclusione dei lavoratori domestici. L’esonero, come per il secondo semestre 2023, è pari:

– al 7% se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro,

– al 6% se la retribuzione imponibile mensile è superiore a 1.923 euro e non eccede l’importo di 2.692 euro. La “novità” rispetto alle versioni precedenti dell’esonero riguarda la mancata applicabilità dell’esonero sul rateo di 13ma mensilità.

Palazzo della Valle auspica un progressivo aumento degli interventi a vantaggio dei consumi, guardando con favore l’introduzione del “Bonus spesa”, cosiddetto “Social Card”, che può stimolare l’acquisto di prodotti dell’agricoltura italiana.

Si sottolinea, infine, la necessità di uno sforzo ulteriore su alcuni temi: la reintroduzione dell’IRPEF (che possa almeno avvenire in modo graduale), la gestione del rischio in agricoltura e la tassazione retroattiva in relazione ai contratti di superficie.