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Legge di Bilancio: nuova disciplina dell’enoturismo

Con la legge di bilancio 2018 arriva il via libera alla disciplina dell’ “enoturismo” ovvero di tutte quelle attività di conoscenza e di promozione del vino da realizzare direttamente nei luoghi di produzione, per esercitare le quali sarà sufficiente la presentazione della Scia al comune di competenza.

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Secondo la legge di bilancio, tali attività saranno applicate le disposizioni fiscali contenute nella legge sull’agriturismo, la numero 413 del 1991, mentre il regime forfettario dell’imposta sul valore aggiunto sarà applicato solo per i produttori agricoli che effettuano la propria attività nell’ambito di un’azienda agricola (articoli 295 e seguenti della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006).

Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, da adottare d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, saranno ora da definire linee guida e indirizzi in merito ai requisiti ed agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica, che peraltro saranno omogenei su tutto il territorio nazionale.

Novità anche per lo “street food”.  L’emendamento riportato nella legge di bilancio introduce la possibilità di somministrare prodotti agricoli, anche manipolati o trasformati, mediante l’utilizzo di strutture mobili nella disponibilità dell’azienda agricola, anche in modalità itinerante su aree pubbliche e private. Finora, sulla base dell’art. 4 del d.lgs 228/2001 si è ritenuto che il consumo immediato di prodotti dovesse essere svolto nei locali dell’azienda agricola.

Si tratta di norme molto importati per il settore agricolo che potrebbero segnare una svolta per le cantine e per le aziende con vendita diretta.

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