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Legge di bilancio, poche risorse per l’agricoltura

Nei giorni scorsi il Senato ha approvato il testo della Legge di Bilancio 2018, il quale è ora passato alla Camera per l’approvazione definitiva.

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Si tratta di una “finanziaria” che non riserva molte note positive per l’agricoltura. Nel testo approvato dal Senato le risorse destinate al Fondo di solidarietà, necessario a sostenere le polizze agevolate è di appena 5 milioni di auro, a fronte di una richiesta del Mipaaf di 200 milioni. Anche il fondo destinato al settore avicolo è stato ridotto da 20 a 15 milioni e quello per il sostegno della zootecnia di montagna si è assestato a 4 milioni.

Qualche novità positiva è comunque rimasta, come la decontribuzione per i giovani agricoltori, il bonus verde (detrazione Irpef del 36% per i proprietari che realizzano giardini), la nuova disciplina dell’enoturismo e l’inclusione dello “street food” nella disciplina della vendita diretta.

Relativamente all’enoturismo, di fatto arriva il via libera alla disciplina di tutte quelle attività di conoscenza e di promozione del vino da realizzare direttamente nei luoghi di produzione, per esercitare le quali sarà sufficiente la presentazione della Scia al comune di competenza. A tali attività saranno applicate le disposizioni fiscali contenute nella legge sull’agriturismo, la numero 413 del 1991, mentre il regime forfettario dell’imposta sul valore aggiunto sarà applicato solo per i produttori agricoli che effettuano la propria attività nell’ambito di un’azienda agricola (articoli 295 e seguenti della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006). Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, da adottare d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, saranno ora da definire linee guida e indirizzi in merito ai requisiti ed agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica, che peraltro saranno omogenei su tutto il territorio nazionale.

Riguardo allo street food, l’emendamento riportato nella legge di bilancio introduce la possibilità di somministrare prodotti agricoli, anche manipolati o trasformati, mediante l’utilizzo di struture mobili nella disponibilità dell’azienda agricola, anche in modalità itinerante su aree pubbliche e private. Finora, sulla base dell’art. 4 del d.lgs 228/2001 si è ritenuto che il consumo immediato di prodotti dovesse essere svolto nei locali dell’azienda agricola.

Inoltre è stata inserito un emendamento che, per il 2017, innalza al 25 mila euro l’importo di aiuti Pac per cui è necessario richiedere il certificato antimafia.

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