L’estensione del lavoro occasionale all’agricoltura
Il disegno di legge di Bilancio 2023 (Ddl Bilancio) contiene una significativa novità per il mondo dell’agricoltura: l’estensione del lavoro occasionale anche a questo settore.
Per correggere la stortura creatasi in seguito all’abrogazione delle prestazioni di lavoro accessorio pagate con i voucher, era stata introdotta, nel 2017, la disciplina delle prestazioni di lavoro occasionali, la quale non era, però, applicabile né in agricoltura né nel turismo.
Il Ddl Bilancio prevede la rimozione di quel limite, consentendo l’utilizzo delle prestazioni di lavoro occasionale anche nel settore agricolo. Non solo, i buoni lavoro potranno essere, nel futuro, utilizzati anche per remunerare il lavoro occasionale che sia svolto nell’ambito delle attività agricole di carattere stagionale per un periodo non superiore a quarantacinque giorni nel corso dell’anno solare. Tuttavia, devono essere corrisposti almeno tre buoni lavoro per ciascuna giornata lavorativa e rispettata la retribuzione oraria prevista dal CCNL per i lavoratori agricoli.
Aumenta il tetto del valore spendibile attraverso i buoni lavoro, che raddoppia da € 5.000,00 a € 10.000,00. Cresce altresì da cinque a dieci il numero massimo di dipendenti a tempo indeterminato che un’azienda deve avere per far ricorso a prestazioni di lavoro occasionale, eccettuate le aziende che operano nel settore turistico, per le quali il limite scompare.
Di contro, rimangono invariati i limiti di € 2.500,00 che ciascun lavoratore può percepire dallo stesso utilizzatore e di € 5.000,00 quale ammontare massimo che il lavoratore può percepire da diversi utilizzatori.
Parimenti, non muta la modalità di gestione tramite sistema telematico INPS di questo tipo di prestazioni, così come le tutele ed i diritti del lavoratore c.d. occasionale. In particolare, i compensi percepiti sono esenti da imposizione fiscale, non incidono sullo stato di disoccupazione e sono computabili ai fini reddituali per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.
Si attende il passaggio parlamentare per verificare se la misura sarà confermata.