Modifiche alle norme sui rifiuti. I rifiuti di agriturismi e di spacci aziendali rimangono speciali

Altra importante novità relativamente ai rifiuti è la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 127 del 1° giugno u.s., del Decreto Legislativo numero 213 del 23 dicembre 2022, titolato “Correttivo al Recepimento Pacchetto economia circolare rifiuti”.

 

Il nuovo provvedimento, le cui disposizioni entreranno in vigore il prossimo 16 giugno, contiene sostanziali modifiche al Decreto Legislativo numero 152 del 2006 (“Norme in materia ambientale”), tra cui la cancellazione della possibilità di istituzione di schemi di responsabilità estesa del produttore (EPR) “anche su istanza di parte” (articolo 178-bis) e il divieto di incenerimento per rifiuti raccolti in modo differenziato.

 

Sono stati modificati poi gli obblighi informativi dei sistemi di gestione degli imballaggi (articolo 237, Dlgs 152/2006) per spingere la promozione dell’ecodesign di prodotti che contengono materie prime critiche.

 

Scomparsa la norma presente nelle prime bozze del provvedimento che considerava i rifiuti prodotti da agriturismi, fattorie didattiche e spacci aziendali come rifiuti urbani, facendoli quindi tornare nel perimetro applicativo della Tari a dispetto di quanto contenuto nel Dlgs 116/2020. Si ricorda, infatti, che tale Dlgs ha classificato i rifiuti prodotti dalle attività agricole e connesse come rifiuti speciali.

 

Con l’eliminazione di tale misura si conferma, pertanto, che le aziende agrituristiche potranno scegliere autonomamente il soggetto privato a cui affidare la raccolta dei propri rifiuti mantenendo comunque la facoltà, se ritenuto più conveniente e vantaggioso a livello economico o gestionale, di consegnare i propri rifiuti al servizio di raccolta comunale, previa stipula di apposita convenzione con l’ente locale o con il gestore del servizio da esso designato.