Nocciole – Incontro annuale UE-Turchia: Produzione europea in calo per le avverse condizioni climatiche e per le fitopatie Aumenta invece la produzione della Turchia

Lo scorso 11 novembre si è tenuto il consueto incontro annuale Ue-Turchia sulle nocciole promosso dalla DG Agri al quale partecipano le organizzazioni dei principali Paesi produttori di nocciole in Europa ovvero Italia, Francia, Spagna ed il governo turco. Obiettivo dell’incontro verificare la situazione di mercato del comparto corilicolo, analizzare le principali problematiche della campagna in corso e confrontarsi su possibili soluzioni per il rilancio del settore.

La presentazione di apertura a cura della Commissione ha fornito una panoramica sui principali produttori mondiali (Turchia, Italia, Usa e Cina in continua crescita), sugli scambi commerciali e sull’andamento dei prezzi. La Commissione ha evidenziato che, all’interno dell’Unione, sta crescendo la produzione della Polonia (oggi attestata sul 5,5%) e pertanto, nel prossimo futuro, sarà probabilmente invitata a partecipare all’incontro. La situazione del comparto nazionale, presentata per la prima volta con un lavoro congiunto di tutte le organizzazioni italiane, è stata illustrata dal dirigente di Confagricoltura Giampaolo Rubinaccio, componente della FNP frutta in guscio nonché coordinatore del comitato di prodotto frutta in guscio dell’Organismo Interprofessionale Ortofrutta Italiana. L’attuale campagna corilicola è stata fortemente caratterizzata dalle avverse condizioni climatiche e dal diffondersi di fitopatie che non è stato possibile controllare in maniera adeguata a causa della scarsa disponibilità di molecole utilizzabili per la difesa fitosanitaria. Questo mix di fattori ha impattato negativamente sulla produzione raccolta arrivando ad una diminuzione complessiva di circa il 50% a livello nazionale rispetto al potenziale produttivo. Scendendo a livello territoriale è stato evidenziato un brusco calo in Piemonte (-60%) e nel Lazio (-30%) mentre in Campania e Sicilia sono stati registrati degli incrementi di produzioni (rispettivamente +10% e +80%). Positivo l’andamento delle quotazioni che però, a fronte dell’incremento dei costi e delle numerose problematiche da affrontare, non consentono aumenti di marginalità alle aziende agricole.

Anche in Francia ed in Spagna a causa degli stessi problemi registrati in Italia, dunque avverse condizioni climatiche, diffusione di fitopatie (cimice asiatica in particolare), carenza di mezzi di difesa fitosanitaria, è stato registrato un forte calo della produzione pari al 40%. Nel complesso situazione molto preoccupante in Europa.

La situazione della Turchia è stata presentata, come di consueto, non dalle organizzazioni agricole ma dall’amministrazione, più precisamente dal Ministero del Commercio. Nel Paese, nonostante l’ampia diffusione della cimice asiatica, le previsioni di produzione mostrano un aumento passando da 650mila tonnellate del 2023 a 718mila tonnellate (in riunione si è parlato di un ulteriore rialzo a 740mila tonnellate). La Turchia prevede anche una stabilità dei consumi del mercato interno mentre un incremento dei consumi a livello mondiale (+8%). La Commissione ha poi illustrato una presentazione sullo sviluppo delle politiche dell’Ue e l’impatto del Green Deal sul settore delle nocciole Infine, la DG Sante ha fornito una presentazione relativa ai controlli su aflatossine sulle nocciole importate in Ue da Turchia, Azerbaijan e Georgia. Al termine dell’incontro la delegazione italiana, appoggiata anche dalle altre delegazioni europee, ha proposto un ulteriore confronto con la Commissione per affrontare le criticità illustrate durante l’incontro ed ha chiesto di intensificare, attraverso un incontro ufficiale, anche l’interscambio operativo con la Turchia.