Piano Nazionale per la Qualità dell’Aria: Approvati dal Consiglio dei Ministri nuovi vincoli e nuovi incentivi per ridurre gli inquinanti

Lo scorso 20 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato il Piano di Azione Nazionale per il Miglioramento della Qualità dell’Aria, uno strumento strategico volto al contrasto dell’inquinamento atmosferico e all’adeguamento dell’Italia agli obblighi previsti dalla normativa ambientale europea.

Il Piano è stato elaborato ai sensi sulla base dell’articolo 14 del decreto-legge 131/2024 (“Decreto infrazioni”) convertito dalla legge 166/2024, con lo scopo di contribuire a dare esecuzione a due sentenze della Corte di Giustizia europea (12 maggio 2002, causa C-573/19 e 10 novembre 2020, causa C-644/18) con cui l’Italia è stata condannata per il sistematico superamento di determinati inquinanti (come particolato e biossido di azoto) in alcune zone del territorio, in violazione della direttiva 2008/50/Ce sulla qualità dell’aria.

Il Piano è stato elaborato nell’ambito della Cabina di Regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e definito attraverso un processo di confronto con le Regioni, gli enti locali e i Ministeri competenti (Conferenza Unificata del 19 giugno 2025).

La dotazione finanziaria complessiva è pari a 2,4 miliardi di euro e si articola in quattro principali ambiti di intervento:

  1. riduzione delle emissioni in agricoltura attraverso l’adozione di tecniche a basso impatto emissivo;
  2. promozione della mobilità sostenibile;
  3. efficientamento degli impianti di riscaldamento civile;
  4. Campagne di comunicazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini.

Per quanto riguarda le azioni in ambito agricolo, l’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di ammoniaca e migliorare la sostenibilità delle pratiche zootecniche e agronomiche. Di seguito si riporta una sintesi delle misure previste.

Azione 1 – Divieto di utilizzo dell’urea

Nell’ultima versione disponibile del Piano il divieto di utilizzo dell’urea nelle Regioni del Bacino Padano (Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte) è stato posticipato al 1° gennaio 2028 (inizialmente era il 1° gennaio 2026), ciò a seguito dell’intervento Confagricoltura, che ha messo in evidenza il pericolo concreto di tenuta dell’intero settore considerato il notevole incremento dei costi di produzione.

Anche su questo il Governo ha pensato di fornire una risposta mediate i fondi della Pac.  Gli oneri per le aziende agricole, relativi ai maggiori costi di fertilizzanti alternativi e alle tecniche di distribuzione, sono stati valutati non inferiori a 150 euro per ettaro. Per far fronte a questi nuovi oneri, saranno attivati specifici interventi cofinanziati dal FEASR nell’ambito del Piano strategico nazionale.

Azione 2 – Promozione degli inibitori della nitrificazione

Sarà finanziato con un budget fino a 1 milione di euro, uno studio a cura del CREA per valutare l’efficacia dell’uso di inibitori della nitrificazione, finalizzati alla riduzione delle perdite di azoto dai reflui zootecnici.

Azione 3 – Incentivi per attrezzature di spandimento

Tramite decreto interministeriale per le Regioni del Bacino Padano verrà incentivato l’acquisto di attrezzature volte a garantire la fertirrigazione e l’impiego di tecniche sostenibili per la gestione dei reflui zootecnici e del digestato agrozootecnico e agroindustriale (ai sensi del DM n. 5046/2016) in agricoltura, come l’interramento contestuale allo spandimento e l’iniezione diretta.

Risorse: 50 milioni di euro a valere sul fondo di cui all’articolo 1, comma 498, della legge 234/2021.

Azione 4 – Ricerca su trattamenti innovativi

Il MASE e il MASAF promuoveranno progetti di ricerca per lo sviluppo di tecnologie innovative nella gestione degli sfalci, del digestato e degli effluenti zootecnici, con attenzione alla produzione di struvite e all’uso di additivi in vasche di stoccaggio. Budget previsto: 10,7 milioni di euro (10 mln MASE + 700.000 euro MASAF)

Azione 5 – Concimazione a rateo variabile

Verranno stanziati contributi (fino a 13 milioni di euro) per l’acquisto di attrezzature e software in grado di regolare la distribuzione dei fertilizzanti in base alle esigenze del terreno, riducendo gli impatti ambientali.

Ora si attende la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.