Previdenza: la speranza di vita ritarda la pensione di 5 mesi
Nel biennio 2019-2020 i requisiti per andare in pensione si alzeranno di cinque mesi. La variazione è stata ufficializzata ieri con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ragioniere generale dello Stato di concerto con il direttore generale delle politiche previdenziali e assicurative del ministero del Lavoro.
A fronte della variazione della speranza di vita per i 65enni rilevata dall’Istat nel triennio 2014-2016, i requisiti principali richiesti per le varie forme di pensionamento subiranno un incremento di 5 mesi nel 2019-2020 rispetto ai limiti in vigore quest’anno e il prossimo.
Per la pensione di vecchiaia ancora oggi agli uomini sono richiesti 66 anni e 7 mesi, minimo previsto anche per le dipendenti del settore pubblico, mentre per le dipendenti del privato bastano 65 anni e 7 mesi e alle autonome 66 anni e 1 mese. Nel 2018 scatterà il minimo a 66 anni e 7 mesi per tutti, quale conclusione, già prevista dalle norme, del processo di equiparazione tra uomini e donne. Nel 2019-2020 per la pensione di vecchiaia saranno necessari 67 anni di età.
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