Prodotti Fitosanitari: La Commissione ambiente del parlamento europeo propone maggiori limitazioni. Continua l’azione sindacale per limitare l’impatto delle norme future
Lo scorso 24 ottobre, gli eurodeputati della Commissione Ambiente del Parlamento europeo hanno espresso la propria posizione su diversi dossier cruciali per l’agricoltura italiana, tra questi è stata adottata una relazione dell’On. Sarah Wiener (Verdi) che prevede l’inasprimento dell’impostazione originaria della Commissione europea circa la riduzione entro il 2030 dell’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, tra cui il divieto di utilizzo di agrofarmaci in aree sensibili e l’obbligo di utilizzo degli strumenti di lotta integrata prima dell’utilizzo dei fitofarmaci chimici.
A seguito di tale presa di posizione, in vista della sessione plenaria del Parlamento europeo che si terrà il prossimo 20 novembre, Confagricoltura ha trasmesso ai diversi segretari di partito aventi una rappresentanza politica nell’Assemblea dell’UE le proprie indicazioni di voto per arginare l’impatto che la relazione della ComEnvi potrebbe avere sulle imprese agricole, soprattutto in una situazione climatica drammatica come quella che si registra nell’ultimo periodo e una geopolitica così delicata. In particolare, l’iniziativa della Confederazione è volta a richiedere la modifica dell’approccio indifferenziato della Commissione europea verso gli Stati membri, al fine di tenere conto dei diversi tipi di colture e delle differenti condizioni pedoclimatiche.
La posizione di Confagricoltura è stata pienamente condivisa dalle principali organizzazioni agricole europee. Per la FNSEA (Francia) “questa ostinazione nel togliere agli agricoltori i mezzi di produzione, ponendoli in una posizione di debolezza, rallenta la loro trasformazione agroecologica in maniera del tutto incomprensibile, erodendo la competitività del settore”. L’associazione spagnola ASAJA denuncia “un approccio che non tiene conto di ciò che è già stato realizzato in passato in termini di implementazione di pratiche di lotta integrata, e addirittura trascura l’idea di cercare soluzioni tecniche o alternative”. Infine, l’organizzazione agricola tedesca DBV rileva come “l’ideologia ambientalista abbia trionfato ancora una volta su un approccio cooperativo”.
Una linea comune emersa anche durante la riunione del Gruppo di Lavoro fitosanitari del Copa Cogeca, dove Confagricoltura ha espresso le proprie preoccupazioni in merito alla drastica riduzione nell’utilizzo di fitofarmaci non avendo alternative a disposizione, condividendo quindi le preoccupazioni dei partecipanti riguardo le questioni di reciprocità e la lentezza nel processo di approvazione di nuove molecole alternative, nonché della rilevanza di informare correttamente i consumatori per evitare fraintendimenti circa la loro pericolosità.
In un successivo incontro con la DG SANTE della Commissione europea è stato segnalato che il prossimo 7 novembre sarà presentato un documento informale redatto dal Consiglio sulle aree sensibili e sugli obiettivi di riduzione dei prodotti fitosanitari, destinato a essere discusso e valutato durante la prossima riunione. Per le suddette ragioni, in vista della Plenaria Confagricoltura ha chiesto ai segretari di partito italiani di dare indicazione ai rispettivi eurodeputati di riproporre gli emendamenti già approvati dalla Commissione Agricoltura in data 10 ottobre, verso cui la Commissione Ambiente aveva dato parere negativo, o, in alternativa, di rinviare il testo in Commissione in mancanza di un accordo, al fine di salvaguardare i livelli di sicurezza alimentare.