Pronto il Decreto del Masaf per semplificare la Pac da questa campagna
Sostegno per terreni a riposo e nuovi elementi caratteristici per eliminare l’obbligo del 4% di superfici non produttive
Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del Regolamento UE 2024/1468, contenente la mini riforma della Pac, il Ministero dell’agricoltura (Masaf) ha predisposto la bozza del decreto che recepisce retroattivamente, dal 1° gennaio 2024, le semplificazioni e gli elementi di flessibilità concessi dall’Europa.
Affinché entri in vigore da gennaio 2024 la nuova regola europea che elimina l’obbligo del 4% di superfici non produttive l’ecoschema 5 (impollinatori) sarà articolato su due livelli. Nella sostanza viene introdotta la nuova pratica ecologica (livello 1) per sostenere gli agricoltori che destinano il 4% dei seminativi a superfici non produttive, compresi i terreni lasciati a riposo e/o di creano ex-novo elementi caratteristici del paesaggio (stagni, boschetti, fasce tampone, alberi isolati e in filare, siepi, muretti a secco, ecc.). Naturalmente si tratta di un’opzione facoltativa per gli agricoltori, ma il cui inserimento nelle norme applicative nazionali era necessario per liberare la BCAA8 dall’obbligo del 4% di superfici non produttive a carico delle aziende -lo ricordiamo- con più di 10 ettari di seminativi.
E’ bene precisare che, qualora si costituiscano nuovi elementi caratteristici del paesaggio, per essi, come per quelli già esistenti, scatta il vincolo della non eliminazione, così come previsto nelle regole della condizionalità rafforzata (BCAA 8, BCAA 4 e BCAA 5).
Il livello 2 dell’ecoschema 5 prevede la coltivazione di piante mellifere che già conosciamo, per le quali viene aggiunto dal 2025 l’obbligo di utilizzare semente certificata.
Inoltre la bozza del decreto prevede un’ulteriore proroga al 15 luglio 2024 della scadenza del termine per l’inoltro della domanda unica.
Il decreto per entrare in vigore deve essere discusso in sede di Conferenza Stato-Regioni per definire la relativa “intesa”.