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Prosecco: fascetta anti-frode nella festa del decennale Doc

Sono dieci anni che il vino Prosecco DOP ha avuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata, a tutela di un prodotto di straordinario successo per il Made in Italy: l’anniversario è stato ricordato con l’emissione di una “fascetta” per bottiglie con un sistema di sicurezza simile a quello delle banconote. Una tecnologia digitale anti contraffazione che metterà il bastone tra le ruote a migliaia di imitatori delle bollicine Doc in tutto il mondo.

«La lotta alla contraffazione non finirà mai, ma ci vedrà sempre più forti» ha ripetuto ieri Stefano Zanette, presidente del Consorzio di Tutela Prosecco Doc, riferendosi alle centinaia di casi ogni anno scoperti e segnalati all’Istituto Repressione Frodi. A dieci anni esatti dall’entrata in vigore del decreto che sanciva, il 19 novembre 2009, la nascita della Doc, il Consorzio ha voluto festeggiare all’interno del palazzo storico della Zecca d’Italia, a Roma. L’occasione è l’emissione di un francobollo celebrativo, ma anche e soprattutto l’inizio di una nuova collaborazione per la tutela del brand.

«Le fascette con il contrassegno di Stato sono un oggetto estremamente complesso, che serve sia per l’autenticazione che per la tracciabilità, e quindi per la verifica di origine e destinazione delle bottiglie» commenta Paolo Aielli, amministratore delegato Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, «hanno cercato di imitarle e contraffarle, purtroppo questo non vale soltanto per il Prosecco. Renderemo questi sistemi sempre più complessi, la fascetta è una carta valori dello Stato, a tutti gli effetti una piccola banconota, con tutte le caratteristiche della banconota». Quindi la novità, già presente sulle bottiglie di più recente produzione: «Stiamo introducendo elementi digitali che rendano impossibile la sua duplicazione. Com’è avvenuto per le carte d’identità elettroniche. L’operazione è la stessa. Introduciamo caratteristiche che a occhio nudo non si vedono, ma si colgono tramite una strumentazione particolare, o un’app installata su uno smartphone, in grado di dire se la fascetta è autentica o no».