Recovery Plan: il grande piano per la ripresa del Paese è stato approvato
Il Governo nei giorni scorsi ha trasmesso al Parlamento, che l’ha approvato, il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il programma di investimenti che l’Italia deve presentare entro domani alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19.
Il Piano italiano prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza. Ulteriori 30,6 miliardi sono parte di un Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile.
Il totale degli investimenti previsti è pertanto di 222,1 miliardi di euro.
Si tratta di un intervento massiccio, che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale.
Nel complesso, il 27 per cento del Piano è dedicato alla digitalizzazione, il 40 per cento agli investimenti per il contrasto al cambiamento climatico, e più del 10 per cento alla coesione sociale.
Il Piano si organizza lungo sei missioni che rappresentano 6 grandi categorie di intervento:
- “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura” con uno stanziamento complessivo di 49,2 miliardi. I suoi obiettivi sono promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del sistema produttivo, e investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura. Gli investimenti previsti nel piano dovrebbero assicurare la fornitura di banda ultra-larga e connessioni veloci in tutto il Paese.Per turismo e cultura, sono previsti interventi di valorizzazione dei siti storici e di miglioramento delle strutture turistico-ricettive.
- “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, stanzia complessivamente 68,6 miliardi.
Il Piano prevede investimenti e riforme per l’economia circolare, l’agricoltura sostenibile e la gestione dei rifiuti. Sono previsti corposi incentivi fiscali per incrementare l’efficienza energetica di edifici privati e pubblici e per la loro ristrutturazione. Previsi anche importanti investimenti nelle fonti di energia rinnovabile e semplificazioni delle procedure di autorizzazione nel settore. Il Piano investe inoltre nelle infrastrutture idriche, con l’obiettivo di ridurre le perdite nelle reti per l’acqua potabile del 15 per cento, e nella riduzione del dissesto idrogeologico. Per l’adeguamento delle infrastrutture idriche saranno investiti 880 milioni volti a finanziare progetti per il miglioramento della gestione delle acque (sia quelli in corso che 500 nuovi progetti).
Inoltre previsto uno stanziamento per l’innovazione e la meccanizzazione del settore agricolo e alimentare. - “Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile”, stanzia complessivamente 31,4 miliardi. Il Piano prevede un importante investimento nei trasporti ferroviari ad alta velocità. Previsti inoltre investimenti sul sistema portuale e nella digitalizzazione della catena logistica.
- “Istruzione e Ricerca”, stanzia complessivamente 31,9 miliardi di euro.
- “Inclusione e Coesione”, stanzia complessivamente 22,4 miliardi.
Il Governo investirà nello sviluppo dei centri per l’impiego e nell’imprenditorialità femminile, con la creazione di un nuovo Fondo Impresa Donna. - “Salute”, stanzia complessivamente 18,5 miliardi
Il PNRR avrà un impatto significativo sulla crescita economica e della produttività. Il Governo prevede che nel 2026 il Pil sarà di 3,6 punti percentuali più alto rispetto allo scenario di base. Nell’ultimo triennio dell’orizzonte temporale (2024-2026), l’occupazione sarà più alta di 3,2 punti percentuali.