Riso: pronto il decreto per origine obbligatoria in etichetta

Si è svolta nei giorni scorsi a Roma la riunione del tavolo di filiera del riso, alla presenza del Ministro Maurizio Martina, dell’assessore all’agricoltura della regione Piemonte Giorgio Ferrero, dell’assessore all’agricoltura della regione Veneto Giuseppe Pan e delle principali organizzazioni agricole. L’incontro ha avuto al centro l’analisi dell’andamento di mercato del settore e la crisi dei prezzi, fortemente influenzata dalle importazioni a dazio zero di riso nell’Unione europea dai Paesi PMA. Il Ministro Martina ha proposto un primo piano di interventi articolato in 5 azioni a tutela del reddito dei produttori agricoli di riso e per la valorizzazione delle produzioni italiane e europee. In particolare gli strumenti messi in campo dal Ministero sono i seguenti.

1        ETICHETTATURA D’ORIGINE OBBLIGATORIA PER IL RISO

Grazie all’accordo tra il Ministro Martina e il Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda è pronto uno schema di decreto per la sperimentazione dell’obbligo di indicazione dell’origine in etichetta per il riso. Il provvedimento prevede che sull’etichetta del riso devono essere indicati il Paese di coltivazione del riso e quello di trasformazione. Le indicazioni sull’origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente riconoscibili, chiaramente leggibili ed indelebili.

2        RINNOVO RICHIESTA ATTIVAZIONE DELLA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA

Alla luce dell’andamento dei prezzi del riso e dell’aumento delle importazioni a dazio zero dai Paesi PMA ilMipaaf è pronto ad integrare il dossier già aperto con la Commissione per rinnovare la richiesta di attivazione della clausola di salvaguardia prevista dal regolamento UEn.978/2012. Dal monitoraggio del comparto, infatti, si evidenziano almeno due nuovi elementi oggettivi, che determinano ulteriori effetti negativi, aggravando la situazione di difficoltà. Nello specifico, si tratta del costante trend negativo registrato sulle principali piazze nazionale ed anche europee delle quotazioni del risone. Inoltre, c’è un oggettivo incremento degli stock, sia a livello UE (546.000 ton.+24% dal 2014/15) sia a livello nazionale (260.111 ton.+45% dal 2015/16): variabili queste ultime che determinano un’azione sinergica negativa, deprimendo ulteriormente il mercato. Questi dati verranno integrati in tempi rapidi al dossier per il rinnovo della richiesta di attivazione della clausola.

3        LETTERA AL COMMISSARIO UE HOGAN E AI MINISTRI DEI PAESI PRODUTTORI

Per sostenere l’attivazione della clausola di salvaguardia e per contribuire alla riforma del regolamento 978/2012 il Ministro Maurizio Martina ha disposto l’invio di comunicazioni al Commissario Ue Phil Hogan e ai Paesi Produttori.
Nella lettera al Commissario il Ministro evidenzia, come già fatto in occasione della riunione bilaterale con lo stesso Hogan a Verona, la necessità di attivare la clausola e di dare risposte concrete ai risicoltori europei e italiani in particolare. In particolare si sottolinea la necessità di una revisione del regolamento 978/2012 in modo da prevedere meccanismi più forti di tutela dei redditi dei produttori. Nelle more si chiede l’attivazione di contingenti quantitativi alle importazioni di riso a dazio zero dai PMA.
Il Ministro, per costruire un asse politico forte a sostegno della richiesta dell’attivazione della clausola, ha inviato una richiesta formale di sostegno a tutti i Paesi produttori: Portogallo, Spagna, Francia, Grecia, Romania, Bulgaria. Nella comunicazione si fa riferimento alle richieste del “Primo forum del riso europeo”, tenutosi a Milano il 20 febbraio 2017, dove tutti i rappresentanti dei Paesi hanno sostenuto l’iniziativa dell’Italia a difesa del settore e si sono impegnati, con uno sforzo comune, a rafforzare l’azione propositiva degli operatori della filiera dell’Unione.

4        SPERIMENTAZIONE POLIZZA RICAVI PER IL SETTORE RISICOLO

Il Ministero si impegna ad estendere la sperimentazione della polizza ricavi, avviata per il settore del grano, anche alla filiera risicola. Attraverso questo strumento, un produttore agricolo di riso potrà sottoscrivere la polizza ricavo, pagando un premio alle assicurazioni che viene coperto per il 65% dall’agevolazione del Ministero. Nel caso il ricavo scenda del 20% rispetto alla media triennale del ricavo per ettaro, l’agricoltore riceverà dalla compagnia assicurativa un indennizzo per la perdita di reddito.

5        PROMOZIONE – STANZIAMENTO DI 2 MILIONI DI EURO PER IL SETTORE DEL RISO

Per sostenere e promuovere la filiera risicola ilMipaafsi impegna allo stanziamento di 2 milioni di euro per campagne di comunicazione dedicate da sviluppare in coordinamento con l’Ente risi. L’obiettivo è quello di contribuire ad una maggiore conoscenza delle caratteristiche del prodotto e a un rilancio dei consumi di riso, valorizzando il lavoro dei produttori agricoli.

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