Suini: discussione aperta sulla valutazione genetica per le Dop
Sono tante le novità per il comparto suinicolo che stanno prendendo corpo in questi giorni. Mentre si sta delineando un rilancio del comparto basato su nuovi rapporti di filiera, sono infatti in corso di revisione i disciplinari delle due principali DOP di carni suine nazionali.
“In questo contesto certo non facile – ha commentato il presidente della Federazione degli Allevamenti suini di Confagricoltura Claudio Canali – ci preoccupa la proposta del Ministero delle Politiche agricole che definisce con decreto la procedura per valutare la lista dei tipi genetici ammessi alla produzione del suino pesante per le DOP.”
Assieme ad altre sigle della filiera, Confagricoltura ha avanzato forti riserve sull’impostazione ministeriale che affida in esclusiva la procedura di istruttoria e valutazione a Associazione nazionale allevatori suini (Anas) e Centro di ricerca Zootecnia ed Acquacoltura (CREA-ZA). Pur comprendendo il ruolo che oggi Anas riveste come Ente selezionatore riconosciuto, lo schema proposto dal ministero delle Politiche agricole rischia di riproporre un possibile conflitto di interessi ‘controllore-controllato’, che nel recente passato ha creato non pochi problemi alla filiera.
Sono state perciò formulate delle alternative concrete, proponendo che la procedura di istruttoria e validazione sia affidata ad un ‘Comitato scientifico interdisciplinare di valutazione’ composto da un ampio panel di esperti genetisti cui affiancare un ‘Gruppo Consultivo Interprofessionale’ che veda la partecipazione delle rappresentanze degli operatori di tutta la filiera ed a cui spetterebbe il compito di indirizzare e valutare i lavori del Comitato Scientifico.