Taglio della Pac 2028-2034. Bonaldi: “Chiediamo più risorse per competere e per innovare non per sopravvivere”
“Lo scorso 16 luglio la Commissione europea, per il periodo 2028-2034, ha proposto un bilancio molto ambizioso e con maggiori risorse rispetto al precedente settennio: si passa infatti da 1211 a 1.985 miliardi di euro. Però i fondi garantiti all’agricoltura appaiono drasticamente tagliati, da 386 miliardi a 300 miliardi. Se si pensa che oltre al taglio del 22% dovremmo aggiungere la perdita di valore dovuta all’inflazione risulta evidente che la proposta è del tutto inaccettabile!”. E’ quanto sostiene il presidente di Confagricoltura Veneto Giangiacomo Bonaldi che aggiunge: “Così l’incidenza della spesa agricola sul budget totale della UE passa dal 31% attuale al 15%. Segno evidente che la Commissione non ritiene l’agricoltura e la sicurezza alimentare di importanza strategica per dell’Unione europea”.
In base alle stime di Confagricoltura, se passasse la proposta della Commissione, il Veneto subirebbe un taglio di almeno 100 milioni euro, ma che potrebbe arrivare a 150 milioni per affetto della modifica di alcuni meccanismi di ripartizione della spesa contenuti nella proposta della Commissione: come l’abolizione dei titoli Pac, l’introduzione della degressività degli aiuti e del tetto massimo per azienda. Meccanismi, questi ultimi, che Confagricoltura ha sempre rifiutato.
“Le risorse per l’agricoltura, inoltre, confluirebbero in un fondo unico con l’obiettivo di renderne più flessibile la gestione. Per noi ciò può costituire un problema, in quanto altre possono essere le priorità a cui destinarle, come la difesa o le politiche industriali -continua preoccupato Bonaldi che sottolinea: “Ci sono gravi problemi legati alle produzioni (registriamo un calo del 10% negli ultimi 20 anni), causati per lo più dai cambiamenti climatici: osserviamo piante stressate dal caldo e infestate da parassiti che non riusciamo a debellare per le forti limitazioni all’impiego degli antiparassitari imposte negli anni dall’Unione europea. Confagricoltura da tempo chiede all’Europa di mettere al centro della sua politica agricola la salvaguardia della produzione, perciò di effettuare un importante investimento in innovazione. Chiediamo di aumentare le risorse finanziarie con l’obiettivo di crescere, di rendere più forti e più competitive le nostre aziende, in particolare quelle dei nostri giovani agricoltori, in un mercato globale sempre più difficile. Non chiediamo contributi per sopravvivere!”