Veneto Agricoltura – 50^ edizione del Trittico Vitivinicolo

Lo scorso 10 gennaio si è concluso il Terzo incontro del Trittico Vitivinicolo 2024, svoltosi presso la Sala Agricoltura della Corte Benedettina di Legnaro (PD). Giunto alla sua 50ª edizione, l’evento ha offerto un momento di confronto e di aggiornamento per l’intero comparto vitivinicolo veneto, con l’obiettivo di fare il punto sui dati definitivi della vendemmia 2024 e fornire una panoramica sulle dinamiche dei mercati europei e internazionali.

Produzione – Durante il convegno è emerso che la superficie vitata in Veneto (cioè investita a vite, anche non ancora in produzione) ha raggiunto nel 2024 i 103.500 ettari (+2,3% rispetto al 2023), mentre la superficie in produzione è stata di circa 94.600 ha. La quantità di uva prodotta si attesta a circa 13,7 milioni di quintali (+0,7%) mentre la produzione di vino viene stimata in 11,65 milioni di ettolitri. Se vogliamo approfondire la suddivisione per colore della bacca per provincia, vediamo emergere Treviso con quasi il 90% a bacca bianca mentre Verona è la provincia che piú equamente distribuisce la percentuale tra bacca bianca e nera.

Il Prosecco DOC è la denominazione maggiormente coltivata, su una superficie di oltre 27.000 ha, seguita da quella “Delle Venezie DOC” con circa 11.000 ha e dalle superfici destinate a “Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOCG” e a “Valpolicella DOC”, entrambe con circa 8.600 ettari.

Sostenibilità – L’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner ha detto che: “Pur in un’annata gravata da una primavera caratterizzata da forte piovosità, la produzione di uve in Veneto non cambia, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo rispetto al 2023, e questa è la buona notizia”. Il settore viticolo veneto dimostra di essere un sistema consolidato e stabile, finalizzato alla produzione di vini di qualità.

“La seconda buona notizia” – ha proseguito Caner – “è il forte incremento delle superfici condotte a sistema SQNPI (+36% rispetto al 2023), che aggiunge valore al prodotto

perché promuove processi rispettosi dell’ambiente e della salute del consumatore.”

Mercati – Uno dei temi centrali del Trittico Vitivinicolo di quest’anno è stato l’andamento dei mercati esteri, con un’attenzione particolare per le opportunità commerciali verso la Svizzera, come sottolineato dall’intervento di Fabio Franceschini, responsabile commerciale della Camera di Commercio italiana per la Svizzera. Pur essendo al quarto posto nel mondo per estensione vitata, l’Italia si colloca al secondo posto per produzione di vino (38,3 milioni di ettolitri), preceduta soltanto dalla Francia con 48 milioni di ettolitri. Anche se il ridotto potere di acquisto è la principale causa del decremento registrato relativo al consumo di vino globale (-2,6% rispetto al 2022) l’Italia si posiziona terza con 21,8 mhl, preceduta da USA (33,3 mhl) e la Francia (24,4 mhl).

Prospettive – Le sfide che attendono in futuro il settore viticolo a livello mondiale e le strategie combinate che possono essere attuate per una viticoltura resiliente sono state tratteggiate da Enrico Battiston dell’OIV (Organizzazione Internazionale della vigna e del vino), la massima istituzione mondiale del vino. Nonostante le difficoltà di un’annata segnata da importanti sfide climatiche e da un calo generalizzato dei prezzi delle uve, i dati presentati confermano la solidità del sistema vitivinicolo veneto, caratterizzato da:

Una percentuale molto elevata di uve destinate a vini DOC e DOCG (79%).

Una crescita costante delle superfici condotte con standard di sostenibilità come il SQNPI.

Un interesse sempre vivo sul mercato internazionale, soprattutto in termini di export di qualità.