Viticoltura: il Veneto dei record
Il 2018 è stato un anno da record per il settore vitivinicolo veneto: la produzione di uva è cresciuta del 48% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 16 milioni di quintali raccolti.
È questo uno dei dati più significanti che emerge dall’analisi del settore vitivinicolo 2018 fatta da Veneto Agricoltura e presentata a Lonigo nei giorni scorsi.
Grazie all’ultima abbondante vendemmia, dopo la scarsa annata 2017, il vino ottenuto in Veneto è pari a oltre 13 milioni di ettolitri (contro i 9,5 del 2017).
Più in dettaglio, nel 2018 la superficie vitata nel Veneto è stata di 94.414 ettari, cresciuta di un +8,27% rispetto al 2017, in gran parte dedicata ad uve DOC, DOCG e IGT. Il Prosecco (Glera) ovviamente fa la parte del leone con una produzione di 4.696.000 di quintali, seguito dal Pinot Grigio “Delle Venezie”, dal Conegliano-Valdobbiadene, quarto il Valpolicella, poi Soave, Bardolino, Garda, ecc.
A Lonigo è stato fatto anche il punto sull’export del vino nei primi 9 mesi dell’anno. Ancora una volta il Veneto si posiziona al primo posto in Italia con un valore di 1,6 miliardi di euro in un contesto nazionale che vale complessivamente 4,4 miliardi di euro. Ben lontane troviamo le regioni Piemonte, Toscana e Trentino-Alto Adige.
Il merito di tali dati va reso ai grandi investimenti effettuati dai produttori, dalle cantine sociali e dai consorzi, nonché dalla Regione, per il potenziamento e la qualificazione del settore.
“Per far fronte ad annate cosi abbondanti il settore dovrà necessariamente rivedere la propria programmazione – ha detto l’Assessore Giuseppe Pan – che non significa certamente limitare i produttori bensì trovare nuovi strumenti a loro sostegno, a partire dall’individuazione di nuovi mercati di sbocco del prodotto”.
Due i “focus” di attenzione indicati dall’assessore: le produzioni biologiche e il rispetto dell’ambiente. La superficie vitata investita a biologico rappresenta infatti solo il 5% del totale regionale (circa 4.500 ettari). Il valore è in continua crescita, ma è tuttavia inferiore alla media nazionale (16%). “Quanto all’impiego di prodotti fitosanitari e a sistemi di coltura più sostenibili, – ha continuato l’Assessore – la Regione Veneto finanzia con i fondi del Psr investimenti per sistemi e strumenti di meccanizzazione rispettosi dell’ambiente ed è impegnata a predisporre i disciplinari per la certificazione ministeriale integrata e a promuovere il sistema “Qualità Verificata”, nonché guarda con attenzione allo studio e alla sperimentazione di vitigni resistenti”.
“Viticoltura, sostenibilità e biodiversità – ha concluso Pan – devono andare sempre più a braccetto. Per questo la Regione, insieme al mondo dei produttori, è al lavoro per predisporre il “Programma regionale per un settore vitivinicolo sostenibile”, percorso comune che dovrà coinvolgere tutti i portatori d’interesse nel definire obiettivi, azioni, risorse e protocolli d’intesa che assicurino al comparto qualità, sviluppo, reddito e piena compatibilità ambientale”.
Per conoscere tutti i dati presentati, visita la pagina web.