Dazi riso: soddisfazione per l’avvio dell’iter per bloccare le importazioni selvagge

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE è stato pubblicato l’avviso dell’apertura dell’ inchiesta che potrebbe portare alla reintroduzione di dazi per il riso importato da Cambogia e Myanmar.

Parte così l’iter per l’attivazione della clausola di salvaguardia e la sospensione delle agevolazioni tariffare, come richiesto dal governo italiano e fortemente sostenuto da tempo da Confagricoltura che esprime soddisfazione per la decisione della Commissione europea di varare il provvedimento. Confidiamo infatti che l’indagine europea confermerà quanto abbiamo denunciato sui contraccolpi che le agevolazioni previste dal Sistema di Preferenze tariffarie Generalizzate (SPG) hanno determinato direttamente ed indirettamente sui nostri produttori.

Ricordiamo che la quota di mercato del riso semilavorato e lavorato detenuto dalla Cambogia è passato dall’8 al 41% e sono già nove le varietà di Basmati importate dall’India mentre si sta valutando l’allargamento di questa lista. L’effetto delle importazioni ha determinato un abbattimento del 40% della produzione e delle vendite di riso a livello europeo negli ultimi cinque anni. Intanto le quotazioni del prodotto nazionale, a seguito della concorrenza del prodotto importato nonché dello squilibrio di mercato negli investimenti, sono crollate. Confagricoltura, conti alla mano, ha fatto presente due esempi riguardanti importanti varietà nostrane: il Carnaroli è passato da una quotazione di 687 euro a tonnellata nel 2015 a 288 euro di oggi; l’Arborio nel 2015 era quotato 677 euro/ton, oggi al massimo ne vale 297.

Prezzi all’origine del risone in Italia
(elaborazione del Centro Studi Confagricoltura su dati Ismeamercati – eur/t)
   
  2015 2018 Diff. %
Risone 414,86 284,55 -31,4%
Carnaroli e sim. 687,34 288,5 -58,0%
Arborio e Volano 677,05 297,26 -56,1%
Indica, Thaibonnet e sim. 306,49 258,57 -15,6%
2018: media gen-feb 2018      
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