computer

E’ prorogata la “rottamazione” delle cartelle esattoriali

Il “Collegato alla Legge Finanziaria 2017” ha introdotto la possibilità di definizione agevolata delle somme affidate all’Agente della riscossione. In pratica, è possibile estinguere il proprio debito iscritto in un ruolo esattoriale presso Equitalia, in modo agevolato, cioè senza pagare le sanzioni e gli interessi di mora.

computer

Le iscrizioni a ruolo oggetto di definizione agevolata possono riguardare, tra l’altro:

  • le Entrate dello Stato, anche diverse dalle imposte sui redditi, nonché quelle degli altri Enti pubblici, anche previdenziali, esclusi quelli economici;
  • le entrate delle Regioni, Province, Comuni ed altri Enti locali.

Per avvalersi di questa possibilità, il soggetto interessato deve innanzitutto presentare l’apposita istanza all’Agente della riscossione, utilizzando lo specifico mod. DA1 “Dichiarazione di adesione alla definizione agevolata”, disponibile sul sito Internet www.gruppoequitalia.it

Dopo la presentazione dell’istanza, l’Agente della riscossione comunica all’interessato:

  • l’ammontare complessivo delle somme dovute;
  • la data di versamento in unica soluzione o le date delle rate;
  • ed invia i bollettini di pagamento.

L’istanza va presentata all’Agente della riscossione entro il 31 marzo 2017. In questi giorni, con il Decreto Legge n. 36/2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29.3.2017, il termine è prorogato al 21 aprile 2017.

L’istanza può essere presentata:

  • direttamente allo sportello dell’Agente della riscossione;
  • tramite e-mail ordinaria o PEC utilizzando gli specifici indirizzi di posta elettronica, allegando la copia del documento d’identità del soggetto richiedente.
  • il 70% di quanto dovuto va versato nel 2017 e il restante 30% va versato nel 2018;
  • Qualora il soggetto interessato scelga il pagamento rateale (massimo 5 rate):

il pagamento è effettuato, per l’importo da versare distintamente in ciascuno dei 2 anni, in rate di pari ammontare, nel numero massimo di 3 rate nel 2017 e di 2 rate nel 2018. 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *