PAC 2023-2027: avviata la discussione per la redazione del Piano Strategico Nazionale

È entrato nel vivo, con la seconda riunione del Tavolo del Partenariato presieduto dal Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Stefano Patuanelli, il percorso per la redazione del Piano Strategico Nazionale (PSN) della Politica Agricola Comune post 2022 con il coinvolgimento degli attori istituzionali, sociali ed economici e tutte le principali associazioni di settore, le organizzazioni professionali, sindacali, il mondo della cooperazione.

La riforma della Pac, ancora in corso di approvazione da parte delle istituzioni europee, affida infatti a ciascun Stato membro il compito di redigere, sulla base delle proprie condizioni, un Piano strategico nazionale (PSN) con le misure che riguardano sia gli aiuti diretti che il PSR. Il Piano, che dovrà essere presentato entro il 31 dicembre 2021, specificherà come si intendano raggiungere gli obiettivi chiave fissati per la futura Politica agricola comune.

Di fatto in questi quattro mesi il nostro Paese dovrà decidere la politica agricola per il quinquennio 2023-2027, inserendo nel proprio piano le scelte sui pagamenti diretti (pagamento di base con titoli o senza titoli, aiuti accoppiati, aiuti per i giovani agricoltori, sostegno redistributivo ed eventuale tetto agli aiuti, ecoschemi ecc..) e anche le linee da seguire per le misure dello sviluppo rurale.

Gli eco-schemi (pratiche green facoltative che sostituiranno l’attuale greening) costituiscono l’elemento di maggiore novità nell’architettura verde della nuova PAC e rappresentano un tema delicato, in quanto vanno ad incidere sul meccanismo dei pagamenti diretti, che da decenni costituisce un elemento essenziale per la sussistenza di molte aziende agricole.

Il budget della PAC ammonta a quasi 40 miliardi di euro in 7 anni, a cui si aggiungono ulteriori 11 miliardi di cofinanziamento nazionale e regionale, distribuiti annualmente in 3,6 miliardi per i pagamenti diretti; 323,9 milioni per l’Ocm vino; 250 milioni per l’Ocm ortofrutta; 34,6 milioni per l’Ocm olio d’oliva; e 5,2 milioni per l’Ocm miele, ha sottolineato i contenuti innovativi di rilievo della PAC approvata a giugno, soffermandosi in particolare su 3 elementi: architettura verde, gestione del rischio e condizionalità sociale.